Una gamba più corta: cosa è importante sapere?

Una gamba più corta


Quando è un problema?



Quali sono le conseguenze di avere una gamba più corta?
Può causare il mal di schiena?
Può aumentare il rischio di infortuni?
Si può correre per sport o è meglio evitare?

Prima di rispondere a queste (ed altre) domande vediamo di cosa si tratta.

Il fatto di avere una gamba più corta viene indicato in medicina come eterometria degli arti inferiori (EAI). L’EAI è causata da una naturale asimmetria dello sviluppo o da una varietà di altri fattori, tra cui fratture, malattie e complicanze dell’impianto di protesi d'anca.

L'effetto più comune è la rotazione del bacino. Questo tende a ruotare anteriormente sul lato della gamba corta e posteriormente dal lato opposto (1,2), con il risultato di una maggiore distribuzione del peso sull’arto più corto (3).

Altri effetti, osservabili radiograficamente sulla colonna vertebrale, comprendono alterazioni e asimmetria delle faccette articolari, incuneamento delle vertebre lombosacrali, scoliosi posturale e speroni ossei dovuti alla trazione muscolare (4,5). Tuttavia, non c’è da preoccuparsi in quanto non è stata osservata alcuna relazione tra queste compensazioni e i sintomi.

Secondo una rassegna della letteratura scientifica (6), che ha esaminato gli studi sull’EAI dal 1970 al 2005, una differenza nella lunghezza delle gambe è presente nel 90% della popolazione. Infatti mediamente la maggiore parte delle persona ha una differenza di 5,2mm e non soffre di nessuna conseguenza.

Inoltre sette degli studi nella rassegna hanno comparato l’EAI dei soggetti sintomatici (problemi all’anca, al ginocchio e mal di schiena) con quella di chi era asintomatico (senza alcun problema) e hanno trovato che la differenza di EAI non era statisticamente significativa (rispettivamente 5,1mm e 5,2mm). Questi risultati suggeriscono che l’EAI media non è correlata a patologie dolorose nella regione inferiore del corpo.

Quando l’EAI può diventare un problema?


In uno studio condotto tra i militari di leva finlandesi è stata riscontrata una maggiore incidenza di fratture da stress in chi aveva una EAI ≥ 10mm (7). Tuttavia solo quando l'aumento del carico è brusco e importante (come nei militari di leva) si ha una correlazione tra EAI di 10 mm e una condizione patologica (frattura da stress). Al contrario, sotto i 10 mm l’EAI non sembra clinicamente significativa anche con carichi ripetitivi più pesanti. Infatti uno studio condotto su un gruppo di maratoneti (che si può supporre siano arrivati gradualmente a correre tale distanza) ha osservato che un’EAI inferiore a 25mm non ha alcun effetto deleterio (8). Ciò conferma che più che l’intensità del carico è il modo in cui ci esponiamo ad esso ad esser un fattore di rischio.

Altri autori hanno osservato che una differenza di 1,25 cm non produce alterazioni nei movimenti del cammino (9). Sembra infatti necessaria una differenza superiore a 2 cm per produrre un'asimmetria nella camminata (10,11). Inoltre una differenza di 10 mm sembra non influenzare il controllo neuromuscolare e la resistenza dei muscoli del tronco (12), la performance dei muscoli estensori della colonna (13), e l'equilibrio in piedi (14).

La rassegna, riguardo i precedenti articoli, afferma: “questi risultati suggeriscono che una EAI tra i 15 e i 25 mm indipendentemente dal carico prolungato o ripetitivo non dovrebbe provocare dolore alla schiena o altri sintomi clinicamente significativi”.

Guardiamo più da vicino la correlazione tra EAI e mal di schiena



Uno studio (15, non presente nella rassegna) ha trovato un'associazione tra EAI di 6 mm o più e mal di schiena lombare. L'associazione era evidente tra i tagliatori di carne, il cui lavoro si svolge in piedi ed è fisicamente impegnativo, ma non tra gli addetti all'assistenza clienti, per quanto la distribuzione di EAI fosse simile nei due gruppi. Questo tipo di studio può solo rivelare un’associazione tra due fattori, ma non determinare una relazione di causa-effetto tra essi. Ciò significa che non è possibile in alcun modo concludere che fosse proprio l’EAI a provocare il mal di schiena. Infatti, un altro studio (16) ha osservato una simile distribuzione di EAI tra gli operai che soffrivano di mal di schiena e quelli che non ne avevano mai sofferto, mettendo in discussione la presunta associazione tra EAI e mal di schiena lombare.

Un altro argomento caldo è la correlazione tra EAI e artrosi


Uno studio (17) ha trovato un’associazione tra l’EAI (13 - 25 mm) e lo sviluppo di artrosi all’anca dal lato della gamba più lunga. Tuttavia gli autori informano che molte persone che presentano questa asimmetria anatomica non finiscono per sviluppare questa patologia (artrosi unilaterale all’anca), pertanto fattori diversi dall’EAI potrebbero essere coinvolti. Secondo altri due studi (18,19) un’EAI ≥10 mm sarebbe associata allo sviluppo di artrosi al ginocchio. Il primo studio però, ha osservato lo sviluppo di artrosi nella gamba più corta mentre il secondo nella gamba più lunga. Pertanto, l’inconsistenza dei risultati non permette determinare con chiarezza come l’EAI potrebbe influenzare il rischio di sviluppare artrosi negli arti inferiori.


Conclusione

Per concludere la maggior parte delle persone ha le gambe di lunghezza leggermente diversa e nonostante questo non soffre di alcuna conseguenza. Durante lo sviluppo una differenza minore di 2 cm viene di solito compensata da cambiamenti strutturali passivi, sembra quindi improbabile che una EAI inferiore a 1,5 cm in situazioni di carico ripetuto e/o pesante, o inferiore a 2 cm in condizioni normali, possa causare sintomi che richiedono un trattamento. Al contrario una differenza maggiore di 2 cm potrebbe risultare in compensi muscolari attivi e, potenzialmente, dolore (6). Pertanto non ti preoccupare se ti viene detto che hai una disuguaglianza della lunghezza delle gambe dal momento che quasi chiunque altro ha una diversità. Se invece hai una disuguaglianza maggiore e dolore persistente nella porzione inferiore del corpo, consulta un professionista qualificato. Nel prossimo articolo vedremo la distinzione tra EAI anatomica e apparente, e quale trattamento sia richiesto rispettivamente nei due casi.




Dott. Marco Gatto Fisioterapista
Certified in Orthopaedic Manual Therapy



-Riproduzione riservata-

Riferimenti:
  1. Cummings G et al. The effect of imposed leg length difference on pelvic bone symmetry. Spine (Phila Pa 1976). 1993.
  2. Young RS et al. Effect of simulating leg length inequality on pelvic torsion and trunk mobility. Gait Posture. 2000.
  3. Swaminathan V et al. The effect of leg length discrepancy upon load distribution in the static phase (standing). Gait Posture. 2014.
  4. Giles LGF. Lumbosacral facetal 'joint angles' associated with leg length inequality. Rheumatology and Rehabilitation. 1981.
  5. Giles LGF et al. Lumbar spine structural changes associated with leg length inequality. Spine. 1982.
  6. Gary A Knutson. Anatomic and functional leg-length inequality: A review and recommendation for clinical decision-making. Part I, anatomic leg-length inequality: prevalence, magnitude, effects and clinical significance. Chiropr Osteopat. 2005.
  7. Friberg O. Leg length asymmetry in stress fractures. J Sports Med. 1982.
  8. Gross RH. Leg length discrepancy in marathon runners. Am J Sports Med. 1983.
  9. Goel A et al. Joint moments in minor limb length discrepancy: A pilot study. Am J Orthop. 1997.
  10. Perttunen JR et al. Gait asymmetry in patients with limb length discrepancy. Scand J Med Sci Sports. 2004.
  11. Brand RA, Yack JH. Effects of leg length discrepancies on the forces at the hip joint. Clin Ortho Rel Res. 1996.
  12. Mincer AE, Cummings GS, Andrew PD, Rau JL. Effect of leg length discrepancy on trunk muscle fatigue and unintended trunk movement. J Phys Ther Sci. 1997.
  13. Yen ST, Andrew PD, Cummings GS. Short-term effect of correcting leg length discrepancy on performance of a forceful body extension task in young adults. Hiroshima J Med Sci. 1998.
  14. Murrell P, Cornwall MW, Doucet SK. Leg-length discrepancy: effect on the amplitude of postural sway. Arch Phys Med Rehabil. 1991.
  15. Rannisto S et al. Leg-length discrepancy is associated with low back pain among those who must stand while working. BMC Musculoskelet Disord. 2015.
  16. Soukka A, Alaranta H, Tallroth K, Heliövaara M. Leg-length inequality in people of working age. The association between mild inequality and low-back pain is questionable. Spine (Phila Pa 1976). 1991.
  17. Gofton JP, Trueman GE. Studies in osteoarthritis of the hip. II. Osteoarthritis of the hip and leg-length disparity. Can Med Assoc J. 1971.
  18. Harvey WF et al. Association of leg-length inequality with knee osteoarthritis: a cohort study. Ann Intern Med. 2010.
  19. Kaj Tallroth et al. Is a long leg a risk for hip or knee osteoarthritis? A 29-year follow-up study of 193 individuals. Acta Orthop. 2017.

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