Immagini diagnostiche

Quello che non viene detto e dovresti sapere


Gli esami radiologici come le radiografie, le ecografie, la TAC e la Risonanza Magnetica, possono essere molto preziosi per identificare condizioni mediche serie come fratture, danni al midollo spinale, ecc. Però, una volta che il medico ha escluso problemi "seri", i risultati "minori" non si rivelano di grande valore per aiutare a spiegare la maggior parte dei dolori. Anzi, non solo la maggior parte dei risultati delle immagini non sono utili, ma gli studi sostengono siano addirittura dannosi da un punto di vista psicologico, in particolare quando i referti parlano di artrosi, degenerazioni discali, protrusioni discali, lesioni tendine, ecc.

Molti studi hanno mostrato che coloro a cui viene detto che i risultati sono "anormali", ANCHE SE IRRILEVANTI, ricorrono a più visite mediche, vanno incontro a dolore più persistente, maggiore disabilità e un minor stato di benessere (1,2,3).

Nonostante questo, ogni giorno, migliaia di pazienti divengono Vittime della Tecnologia delle Immagini Mediche. Purtroppo, ai pazienti viene raramente raccontato tutto sul referto delle loro immagini diagnostiche, in quanto non sono semplicemente informati di ciò che è normale e ciò che non lo è.

Se ti è stato detto che i tuoi risultati presentano qualcosa di anomalo e sei legittimamente preoccupato, in questo testo trovi quello che non viene detto e dovresti sapere per essere consapevole del significato del tuo referto.


Colonna cervicale


Uno studio con la Risonanza Magnetica su adulti e anziani sani ha rilevato che il 98% di tutti gli uomini e donne SENZA DOLORE cervicale mostrava la presenza di "cambiamenti degenerativi" nei dischi cervicali (4).

Uno studio ha confrontato le Risonanze Magnetiche di soggetti sani con quelle di persone che hanno subito un colpo di frusta al momento del trauma e 10 anni dopo. In entrambi i momenti di valutazione, entrambi i gruppi avevano Risonanze simili e i 3/4 delle persone presentavano protrusioni dei dischi cervicali (5).

Significato delle informazioni: la grande maggioranza degli adulti sani ha degenerazioni cervicali (artrosi) e protrusioni discali, il che significa che sono un NORMALE processo di invecchiamento. Quindi l’artrosi al collo o protrusioni discali lievi o moderate non possono forse essere una spiegazione ragionevole del tuo dolore cervicale, altrimenti il 98% delle persone dovrebbe avere dolore al collo.

Spalla


Studi fatti con Risonanza Magnetica su adulti che non avevano dolore alla spalla hanno mostrato che il 20% aveva lesioni parziali alla cuffia dei rotatori e il 15% aveva lesioni a tutto spessore. Inoltre, nei soggetti di 60 anni e in quelli più anziani, SENZA DOLORE ALLA SPALLA, il 50% (la metà) aveva una lesione alla cuffia dei rotatori, documentata dalla Risonanza Magnetica, che non aveva mai saputo di avere (6).

Uno studio sui lanciatori di baseball professionisti ha mostrato che il 40% di loro aveva lesioni parziali o a pieno spessore della cuffia dei rotatori eppure non aveva dolore mentre giocava ed era rimasto senza alcun dolore anche a distanza di 5 anni (7).

Significato delle informazioni: non andare subito nel panico se la tua ecografia e/o la tua Risonanza Magnetica mostrano una lesione della cuffia dei rotatori, NON è necessariamente associata con il dolore alla spalla.

Colonna toracica


Studi con la Risonanza Magnetica su adulti sani senza una storia di dolore alla schiena hanno mostrato che il 47% di loro ha una degenerazione discale, il 53% ha protrusioni discali e il 58% ha lesioni dei dischi della colonna toracica. Impressiona il fatto che il 29% dei soggetti aveva una protrusione discale che stava deformando e premendo il midollo spinale e ciò nonostante NON LO AVEVA MAI SAPUTO (8,9).

Significato delle informazioni: non andare subito nel panico se le tue radiografie o la tua Risonanza Magnetica mostrano dei "problemi" a livello discale; essi sono risultati del tutto comuni e NORMALI.

Colonna lombare


Alcuni studi hanno mostrato che una degenerazione dei dischi della colonna lombare è presente nel 40% degli individui sotto i 30 anni e in più del 90% delle persone tra i 50 e i 55 anni (10).

Un altro studio ha mostrato che nei soggetti sani tra i 20 e i 22 anni, il 48% presenta almeno una degenerazione a un disco e il 25% ha una protrusione discale (11).

I medici che dirigono il dipartimento di Neurochirurgia dell’Università della California SCONSIGLIANO fortemente l’utilizzo di routine della Risonanza Magnetica per il mal di schiena per il fatto che essi NON hanno trovato un collegamento tra i cambiamenti degenerativi che si possono osservare sulle radiografie o alla Risonanza Magnetica e il mal di schiena (12).

Significato delle informazioni: non andare subito nel panico se le tue radiografie o la tua Risonanza Magnetica mostrano dei "problemi" a livello discale; essi possono essere semplicemente cambiamenti NORMALI che si verificano dai 20 anni in poi.

Anca


Vi è solo una debole associazione tra la riduzione dello spazio articolare dell'anca e sintomi reali (13).

Infatti uno studio ha mostrato che il 77% dei giocatori di hockey sani, CHE NON AVEVANO ALCUN DOLORE, aveva delle anomalie all'anca documentate dalla Risonanza Magnetica (14).

Significato delle informazioni: non andare subito nel panico se le tue radiografie o la tua Risonanza Magnetica mostrano lesioni della cartilagine o restringimento dello spazio articolare; NON sono un segno di dolori permanenti o disabilità.

Ginocchio


Alcuni studi hanno mostrato che fino all'85% degli adulti SENZA ALCUN DOLORE presentava artrosi al ginocchio se sottoposto a radiografie. Ciò significa che c'è poca correlazione tra il grado di artrosi visto sulle radiografie e il dolore effettivo (15).

Infatti uno studio ha mostrato che il 48% dei giocatori di basket professionisti sani presentava un "danno" meniscale evidenziato dalla Risonanza Magnetica (16).

Significato delle informazioni: non andare subito nel panico se le tue radiografie o la tua Risonanza Magnetica mostrano segni di degenerazione, artrosi o lievi lesioni della cartilagine; è NORMALE.

Piede


Sebbene vi sia un’associazione tra fascite plantare e spina calcaneare, dovresti anche sapere che il 32% delle persone senza dolore al piede o al tallone hanno una spina calcaneare visibile radiograficamente (17).

Significato delle informazioni: un terzo delle persone ha una spina calcaneare e NON ha dolore.


Lavoro di Dr. Bahram Jam, PT. Pubblicato da Advanced Physical Therapy Education Institute, 2015. Tradotto e riadattato da Dott. Marco Gatto, PT, COMT.

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Avvertenza: I contenuti di questo sito hanno scopo solamente divulgativo e non devono in nessun caso sostituirsi al parere del medico o del professionista della salute di riferimento.


Dott. Marco Gatto Fisioterapista
Certified in Orthopaedic Manual Therapy


Riferimenti:

  1. Kendrick D et al. The role of radiography in primary care patients with low back pain of at least 6 weeks duration: a randomized (unblinded) controlled trial. Health Technol Assess. 2001
  2. Ash LM et al. Effects of diagnostic information, per se, on patient outcomes in acute radiculopathy and low back pain. AJNR Am J Neuroradiol. 2008
  3. Modi MT et al. Acute low back pain and radiculopathy: MR imaging findings and their prognostic role and effect on outcome. Radiology. 2005
  4. Okada E et al. Disc degeneration of cervical spine on MRI in patients with lumbar disc herniation: comparison study with asymptomatic volunteers. Eur Spine J. 2011
  5. Matsumoto M et al. Prospective ten-year follow-up study comparing patients with whiplash-associated disorders and asymptomatic subjects using magnetic resonance imaging. Spine 2010
  6. Sher JS et al. Abnormal findings on magnetic resonance images of asymptomatic shoulders. J Bone Joint Surg Am. 1995
  7. Connor PM et al. Magnetic resonance imaging of the asymptomatic shoulder of overhead athletes: a 5-year follow-up study. Am J Sports Med. 2003
  8. Matsumoto M et al. Age-related changes of thoracic and cervical intervertebral discs in asymptomatic individuals. Spine. 2010.
  9. Wood KB et al. Magnetic resonance imaging of the thoracic spine. Evaluation of asymptomatic individuals. J Bone Joint Surg Am. 1995
  10. Cheung KM et al. Prevalence and pattern of lumbar magnetic resonance imaging changes in a population study of one thousand forty-three individuals. Spine. 2009
  11. Takatalo J et al. Prevalence of degenerative imaging findings in lumbar magnetic resonance imaging among young adults. Spine. 2009
  12. Chou D et al. Degenerative magnetic resonance imaging changes in patients with chronic low back pain: a systematic review. Spine. 2011
  13. Chu Miow Lin D et al. Validity and responsiveness of radiographic joint space width metric measurement in hip osteoarthritis: a systematic review. Osteoarthritis Cartilage. 2011
  14. Silvis ML et al. High prevalence of hip and pelvic magnetic resonance imaging findings in asymptomatic collegiate and professional hockey players. Am J Sport Med. 2011
  15. Bedson, Croft PR. The discordance between clinical and radiographic knee osteoarthritis: a systematic search and summary of the literature. BMC Musculoskelet Disord. 2008
  16. Kaplan LD et al. Magnetic resonance imaging of the knee in asymptomatic professional basketball players. Arthroscopy. 2005
  17. Johal KS, Milner SA. Plantar fasciitis and the calcaneal spur: Fact or fiction? Foot Ankle Surg. 2012