Alluce rigido: trattamento non chirurgico

Se non sai cosa sia l’alluce rigido ti rimando a questo articolo, dove troverai: la presentazione clinica, le cause, gli stadi della patologia e cenni sul trattamento chirurgico.


Introduzione


È suggerito che i plantari e alcune modifiche alle scarpe (come limitare la flessione della punta) possano ridurre l’irritazione dovuta all’alluce rigido. Inoltre, altre modalità come la fisioterapia (mobilizzazione e rinforzo), e le infiltrazioni sono attualmente utilizzate per la gestione non chirurgica.


Secondo una revisione della letteratura inerente, le prove a sostegno di questi trattamenti sono limitate dalla scarsa quantità e qualità degli studi. Nonostante la letteratura non fornisca una forte raccomandazione di queste terapie, il 55% dei pazienti risulta soddisfatto dalla gestione non operatoria.


Fisioterapia


Uno studio (qualità discreta) ha osservato che una combinazione di: mobilizzazione delle ossa sesamoidi, rinforzo del flessore dell'alluce e rieducazione dell'andatura porti a un aumento significativo dell’escursione di movimento, della forza e della funzione del flessore dell'alluce rispetto al trattamento tradizionale.


Scarpe e plantari


Uno studio (qualità bassa) ha osservato che tra i pazienti trattati con successo in modo conservativo l’84% era stato trattato con l’uso di plantari. Da uno studio (qualità bassa) è risultato che dopo 14 anni il 63% delle persone era ancora d’accordo con la decisione iniziale di non operarsi. Tra i partecipanti dello studio alcuni avevano trovato utile evitare i tacchi alti, altri utilizzare scarpe con più spazio per le dita. Un altro studio (qualità bassa) ha osservato una riduzione del dolore di due terzi rispetto ai valori iniziali dopo un mese e mezzo con l’uso di plantari.


Infiltrazioni


Tre studi (qualità bassa) hanno osservato che le infiltrazioni funzionano per il trattamento dell'alluce rigido. Tuttavia uno (qualità discreta) mostra che le infiltrazioni non sono più efficaci del placebo e un altro studio (qualità elevata) mostra che le infiltrazioni siano efficaci a tre mesi, ma entro un anno quasi la metà dei pazienti richiederebbe chirurgia.


Conclusione


Sebbene le prove a sostegno di plantari, fisioterapia e infiltrazioni siano scarse, più della metà delle persone rimane soddisfatta dalla loro applicazione. Il trattamento chirurgico infatti dovrebbe essere un'opzione solo dopo il fallimento del trattamento non chirurgico.



Dott. Marco Gatto

Fisioterapista, COMT




Tradotto e rielaborato da: Kon Kam King C, et al. Comprehensive Review of Non-Operative Management of Hallux Rigidus. Cureus. 2017

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5318145/

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