Possibile che avere una capacità cardiorespiratoria elevata possa prevenire l'aggravarsi dei sintomi da COVID-19?
Le infezioni virali respiratorie, come la sindrome respiratoria grave acuta da COVID-19, causano una risposta infiammatoria sistematica che grava notevolmente sul sistema cardiorespiratorio. Un livello di fitness cardiorespiratorio più elevato riflette una maggiore riserva cardiopolmonare e la capacità del corpo di rispondere a uno stress. La forma fisica dipende dall'età, dalla genomica e dalla presenza di malattie croniche ed è pesantemente influenzata dall'attività fisica. Oltre a migliorare la forma fisica, l'allenamento cardiorespiratorio (es.aerobico) migliora la funzione del sistema immunitario, riduce l'infiammazione cronica di basso grado e riduce il rischio di infezioni respiratorie.
Numerosi studi hanno identificato i fattori associati al peggioramento clinico tra i pazienti con malattia da COVID-19, comprese comorbidità preesistenti (es. malattie polmonare o cardiache), fattori legati allo stile di vita (es. fumo, obesità) e caratteristiche demografiche (es. maschio, età avanzata). Ancora da descrivere tra pazienti che risultano positivi alla malattia, è l'associazione tra la massima capacità di esercizio e il rischio di complicanze correlate a COVID-19.
Lo scopo di questo studio retrospettivo (Brawner et al., 2020) è stato di indagare la relazione tra capacità di esercizio massima (misurata durante un test da sforzo eseguito prima dell'infezione da SARS-CoV-2) e il ricovero in ospedale a causa di COVID-19.
Per questo studio sono stati inclusi adulti (≥18 anni) che hanno completato un test da sforzo su tapis roulant (conforme con le linee guida dell'American Heart Association) tra il 1° gennaio 2016 e il 29 febbraio 2020 e ha avuto un test per SARS-CoV-2 tra il 29 Febbraio e 30 maggio 2020. Gli autori hanno identificato 246 pazienti (età = 59 ± 12 anni; 42% maschi; 75% razza nera) che avevano un test da sforzo e risultato positivo per SARS-CoV-2. Tra questi, 89 (36%) sono stati ricoverati.

Il picco di fitness cardiorespiratorio era significativamente inferiore tra i pazienti ricoverati rispetto a quelli non ricoverati ed era inversamente associato alla probabilità di ospedalizzazione indipendentemente dai fattori di rischio.

La capacità massima di esercizio è inversamente associata alla probabilità di ospedalizzazione dovuta a COVID-19.
Questi dati supportano ulteriormente l'importante relazione tra fitness cardiorespiratorio e risultati di salute. Sono necessari studi futuri per determinare se il miglioramento della capacità massima di esercizio è associato a un minor rischio di complicanze a causa di infezioni virali, come COVID-19.
Collettivamente, questi supportano l'importanza di identificare vie alternative che consentono agli individui di mantenere e preferibilmente aumentare i livelli di attività fisica quando le normali attività potrebbero essere limitate dalle autorità sanitarie locali in risposta a una crisi della sanità pubblica, come è accaduto in molte regioni durante la pandemia COVID-19.
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Dott. Marco Gatto Fisioterapista
Certified in Orthopaedic Manual Therapy
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Riferimenti:
Brawner, C. A., Ehrman, J. K., Bole, S., Kerrigan, D. J., Parikh, S. S., Lewis, B. K., Gindi, R. M., Keteyian, C., Abdul-Nour, K., & Keteyian,S. J. (2020). Maximal Exercise Capacity is Inversely Related to Hospitalization Secondary to Coronavirus Disease 2019. Mayo Clinic Proceedings. https://doi.org/10.1016/j.mayocp.2020.10.003
Crediti immagine di copertina: Centers for Disease Control