Il è da sempre usato come rimedio dovuti all’infiammazione. Viene comunemente applicato a seguito di traumi come distorsioni e contusioni o interventi chirurgici come protesi di ginocchio e ricostruzione del legamento crociato anteriore. Tuttavia, nonostante l'accettazione generale della crioterapia come un intervento efficace, su cui basare queste conclusioni (1). In questo primo articolo vedremo, analizzando le ricerche scientifiche, l’effetto del ghiaccio sulle lesioni muscolari. Anche se ci sono alcuni studi sugli animali che sostengono l'ipotesi che il ghiaccio possa avere un effetto a livello cellulare su vari eventi infiammatori (2), ciò non supporta ancora la convinzione di molti che il ghiaccio sia di negli esseri umani in condizioni cliniche reali. Infatti le sperimentazioni cliniche sull'efficacia del RICE (in italiano: riposo, ghiaccio, compressione, elevazione) hanno supportato l'uso della compressione ma non hanno trovato nessun valore nell'applicazione del ghiaccio (1,3). Il , così come i FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei), viene comunemente impiegato immediatamente dopo un infortunio. Per rispondere torniamo alla fisiologia di base. La guarigione a seguito di una lesione acuta avviene in tre fasi: infiammatoria, proliferativa e di rimodellamento. , quindi, altro non è che un'inevitabile ed a seguito di lesioni acute dei tessuti molli. È un tentativo del corpo che consiste nel rimuovere gli stimoli dannosi e iniziare il processo di guarigione. Allora perché dovremmo ridurla? L’infiammazione acuta, che avviene grazie all’azione di vari mediatori, provoca vasodilatazione e aumento della permeabilità a livello dei capillari. Ciò consente l’arrivo di più sangue e con esso dei globuli bianchi per ripulire il sito danneggiato. Secondo il Dr Bahram Jam, l'accumulo di fluido, gonfiore o edema dovrebbe essere considerato una poiché aumenta la sensibilità al dolore (per impedirci di ferire ulteriormente il tessuto), limita il movimento (per impedirci di ferire ulteriormente il tessuto) e consente al processo infiammatorio di progredire (per aiutarci a riparare il tessuto danneggiato) (4). Lo vediamo attraverso alcuni studi che indagano l’effetto del raffreddamento sulle lesioni muscolari: > Dopo una lesione muscolare indotta (sotto anestesia), 78 animali assegnati casualmente a due gruppi, hanno ricevuto un’applicazione di ghiaccio per 20 minuti o nessun intervento (5). A causa dell’applicazione di ghiaccio subito dopo l'infortunio la temperatura sulla superficie del muscolo è diminuita di oltre 10°; un tale decremento di 10° ha dimostrato di dimezzare l'attività enzimatica (6). La e la nel muscolo ferito sono state, infatti, . In effetti, inoltre, non è solo avvenuto un ritardo nella rigenerazione muscolare, ma anche una compromissione, almeno in parte, della rigenerazione stessa ed un'eccessiva deposizione di collagene. Alla fine, la dimensione delle fibre muscolari rigenerate nel gruppo sottoposto a crioterapia era significativamente inferiore a quella del gruppo di controllo a 28 giorni dalla lesione. > Uno studio ha esaminato l'influenza del raffreddamento locale sul recupero muscolare dai danni indotti dall’esercizio eccentrico (come il ) (7). Metà degli atleti è stata assegnata in modo casuale a ricevere 15 minuti di ghiaccio o nessun intervento. Dopo 2 e 3 giorni il primo gruppo presentava livelli di creatina-chinasi e mioglobina ( ) e gli atleti hanno riferito di avere rispetto al gruppo di controllo. > Gli effetti del ghiaccio o dell’applicazione di calore sulla rigenerazione del muscolo ferito sono stati studiati ancora nei ratti (8). La crioterapia (0 ° C, 20 min) è stata effettuata immediatamente dopo l'infortunio. Il calore (42 ° C, 30 min) è stato applicato a giorni alterni durante 2-14 giorni dall'induzione del danno. Il della massa muscolare, del contenuto proteico e della dimensione delle fibre muscolari danneggiate è stato parzialmente . La stessa conclusione, favorevole all’applicazione del calore piuttosto che del ghiaccio, è stata tratta anche da una rassegna della letteratura riguardante il (9). In con queste considerazioni, altri autori hanno osservato che la crioterapia riduce i processi infiammatori senza alterare la dimensione delle fibre muscolari rigenerate. , come osservato negli studi precedenti, il raffreddamento sembra (10), (11). Sembra quindi legittimo mettere in discussione la comune credenza che l’infiammazione sia qualcosa da tenere a bada a tutti i costi e che il ghiaccio sia un rimedio utile in caso di lesioni acute dei tessuti molli. A giudicare da questi risultati, infatti, potrebbe essere meglio , anche se è stato ampiamente utilizzato nella medicina sportiva, e optare invece per l’applicazione di calore . Nella dell’articolo, sempre analizzando la letteratura scientifica, valuteremo l’efficacia della crioterapia nelle e a seguito di . Nella invece, passeremo ai .Quando usare il ghiaccio?
l’infiammazione e le lesioni muscolari
ghiaccio
per ridurre il dolore e il gonfiore
le prove
sono limitate
beneficio
ghiaccio
per inibire l’infiammazioneMa cosa c’è che non va nell’infiammazione? Perché vogliamo ridurla?
L’infiammazione
essenziale risposta biologica
protettivo
reazione positivaIl tentativo di ridurre il processo infiammatorio non rischia allora di inibire anche la fase di riparazione, compromettendo quindi la guarigione?
degenerazione
reazioneinfiammatoria
ritardatedi 1 o 2 giorni
“Questi risultati suggeriscono che il ghiaccio applicato subito dopo la lesione non solo ha ritardato considerevolmente la rigenerazione muscolare, ma ne ha anche compromesso il risultato” (5).
DOMS
maggiori
segni di sovraccarico muscolare
piùaffaticamento muscolare
“Questi dati suggeriscono che il raffreddamento locale, un intervento clinico comunemente usato, sembra non migliorare ma piuttosto ritardare il recupero dal danno muscolare indotto dall'esercizio fisico” (7).
recupero
facilitatodalcalore
“Questi risultati suggeriscono che, rispetto al ghiaccio, l’applicazione di calore può essere un trattamento benefico per la rigenerazione muscolare” (8).
mal di schiena lombare acuto
contrasto
Tuttavia
ritardare la maturazione delle fibre
senza nemmeno modificare l'area della lesioneConclusione
evitare l’applicazione di ghiaccio
in caso di lesioni muscolari e mal di schiena acuto
seconda parte
lesioni acute dei legamenti
interventi chirurgici
terza parte
consigli pratici
Dott. Marco Gatto Fisioterapista
Certified in Orthopaedic Manual Therapy
-Riproduzione riservata- Riferimenti:
Ispirazione per l’elaborazione di questo scritto è stato l’articolo del Dr. Bahram Jam, PT, intitolato: Questioning the use of ICE Given Inflammation is a Perfectly Healthy Response Following Acute Musculoskeletal Injuries. Advanced Physical Therapy Education Institute (APTEI). 2014